Santuario di Gallivaggio

Note Storiche ed Artistiche

Significato Religioso

Informazioni

 


 

 

  Note storiche ed artistiche

Santuario Di GALLIVAGGIO            Il Santuario dell’Apparizione di Maria Vergine si trova lungo la Strada Statale 36 per lo Spluga, a circa 800 metri d’altezza, sovrastato da una grande parete rocciosa a strapiombo. E’ conosciuto come Santuario della Madre della Misericordia. L’attuale chiesa è la terza ad essere costruita, sul luogo dove a due ragazze di Lirone e Vhò, mentre raccoglievano castagne, apparve la Madonna, il mercoledì 10 ottobre 1492.

            La Vergine si mostrò in una luce straordinaria e affidò alle due ragazze il suo messaggio di avvertimento, di speranza e di richiamo a una vita cristiana rinnovata e autentica, invitando alla preghiera e alla penitenza per ottenere da Dio misericordia. Subito dopo l’apparizione fu costruita una cappella  in legno, poi sostituita da un’altra in muratura. Il Santuario fu eretto tra il 1598 e il 1603, e fu consacrato il 29 gennaio 1615; mentre il campanile isolato rispetto all’edificio è del 1731.

            Nel 1741 il masso di granito, su cui la Madonna  aveva posato i suoi piedi, dal centro del Santuario fu trasportato nel presbiterio e nel 1970, a seguito delle nuove norme liturgiche, fu posto sotto l’altare rivolto verso il popolo.

            Dalla Strada Nazionale si accede all’ampio piazzale del santuario, lastricato nel 1992 in occasione del quinto centenario dell’apparizione. La facciata è semplice e armoniosa, con tetto a capanna. L’interno è a tre navate con volte a crociera sostenute da colonne monolitiche di granito. L'altare maggiore è opera barocca in marmo policromo, e la nicchia che vi sta sopra contiene il gruppo ligneo dipinto rappresentante l’apparizione: la Madonna col Bambino e due fanciulle, del 1631. L’incoronazione della statua avvenne nel 1742. Gli affreschi  del presbiterio e delle cappelle laterali sono opera di Domenico Caresana (1603-1605): raffigurano gli episodi della vita di Maria.

            Nella navata di sinistra, entrando, si trovano il battistero, un affresco raffigurante il battesimo di Gesù di Luigi Tagliaferri di Pagnona, (Lecco 1884), e la pala del primo altare maggiore opera di Paolo Camillo Landriani detto il Duchino (1606) raffigurante Maria incoronata dalla SS. Trinità. Nella navata di destra un dipinto a olio su tela, di Cesare Ligari (1739), rappresenta il Crocifisso tra cinque Santi francescani. Sempre nell’interno, a ridosso della facciata, è visibile l’organo donato nel 1673 dai valligiani emigrati a Palermo e realizzato   da una ditta del lombardo-veneto.

 Il Fatto:
            Era il mercoledì 10 ottobre 1492, quando alle prime luci dell’alba due bambine dei vicini villaggi di Vhò e di Lirone, si recarono a Grualle a raccogliere castagne. Dopo essersi affaccendate  siedono sopra un masso, presso un castagno, per riposare un po’. Improvvisamente si trovano accecate da un insolito bagliore, che non si può confondere con la luce solare, tanto è diverso.
            Apparve loro una fanciulla, che, crescendo armonicamente nelle sue proporzioni, si presentò poi come una donna maestosa e ammirevole. Aveva un velo che dalla testa le scendeva sulle spalle e attorno a lei vi erano Angeli. La splendida Signora posava i suoi piedi su uno dei massi davanti alle giovinette, che restarono ammutolite e con il cuore sospeso 

            La bella Signora  parlò:
“Che fate giovinette mie?”

            Costoro, titubanti risposero:
“Siamo qui a raccogliere castagne”.

“Ne trovate a sufficienza? Siete povere?” riprese con tono delicato.

“Ne abbiamo a sufficienza per grazia di Dio e della Beata Vergine”.

            La Signora sorridendo disse:
“Sono io la Vergine Maria”.

            Le ragazze, certe di quanto stava accadendo, si inginocchiarono e facendosi coraggio le chiesero:
“Nostra Signora, come mai siete venuta in questo deserto ?”.

            La Vergine rispose con parole chiare e severe:
“Io vado in ogni luogo dove sono peccatori da convertire. Il Figlio mio è disgustato dalla condotta degli uomini ed io stessa mi sono interposta gridandogli: misericordia, misericordia, misericordia”.

            A queste parole le fanciulle videro sgorgare dalle ginocchia e dalle mani della Signora, vivo sangue.

            La Vergine riprese a parlare:
“Avete visto anche voi la minacciosa fiamma scorrere il cielo; avete avvertito anche voi il terremoto avvenuto il giorno di Sant’ Antonio abate, avete osservato il terribile nubifragio che devastò prati e strade, che sradicò piante e distrusse edifici e ponti. Anche Coira doveva essere totalmente distrutta. Annunciate che se i peccatori non si emenderanno, se non si osserveranno meglio i doveri festivi, se non si faranno opere di preghiera e di penitenza, l’ira del Figlio di Dio calerà terribile a punire l’umanità. Dite ancora che, secondo la consuetudine dei miei devoti, tutti si apprestino a santificare la domenica, fin dai vespri del sabato, in onore mio e di mio Figlio. Solo così Egli esaudirà la mia preghiera per ottenervi salvezza”.
Subito dopo la Santa Vergine scomparve
.

 

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Significato religioso               

Altare Santuario Di GALLIVAGGIO            Il messaggio della Vergine appare come un monito severo, nei suoi toni finali, tuttavia contiene anche un annuncio di speranza. Maria mette a proprio agio le due fanciulle preoccupandosi di loro e delle loro necessità: Esse non sono spaventate, anzi sono attratte da quella figura che appare loro, e non fanno alcuna fatica a comprendere che viene dal cielo. Il loro atteggiamento è subito di rispetto “...si inginocchiarono e facendosi coraggio le chiesero...” Inizia così quel colloquio nel quale Maria lascerà, nel messaggio, una traccia per il recupero e la crescita della vita cristiana: Eucaristia, preghiera e penitenza.

            Le apparizioni vanno comprese come interventi materni di Maria, che sotto la croce, in Giovanni, si è presa cura di ognuno di noi. Non aggiungono nulla al deposito della nostra fede, ma sono degli interventi straordinari, che invitano al recupero della vita di fede nel quotidiano. I santuari sono luogo e segno di questa straordinarietà, dove Dio, in un determinato momento storico, ha voluto manifestare una sua precisa volontà. Il loro  significato sta proprio nell’aiutare le comunità e i singoli a percorrere o ripercorrere un itinerario di fede, insieme con la propria comunità di fede. Là il Signore  chiede di essere incontrato nei fratelli.

            E’ nella parrocchia che si vive la missione verso gli ultimi, si evangelizzano i più piccoli, si esprime la carità, si prende atto e si tenta di fare qualcosa per i malati, le famiglie, i bambini, gli anziani.

            Il Santuario rappresenta il luogo, dove, rientrando in noi stessi, davanti a Maria e a suo Figlio, si fa luce nella nostra vita per lasciare entrare quelle parole di speranza che dovremmo dare ai fratelli.

 

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Informazioni:

Orario funzioni e Sante Messe:
Domenica e festivi 
Ore 10.30 S. Messa,  Ore 16.30 S. Rosario,  Ore 17.00 S. Messa
Giorni feriali  Ore 16.30 S. Rosario,  Ore 17.00 S. Messa  

Sante Confessioni:
Dalle Ore 09.00 alle 12.00  e dalle Ore 15.00 alle 18.00

Tel.: 0343.32193 - Fax: 0343.32459

Casa del Pellegrino:
Tel.: 0343.33469
con possibilità di ospitare 45 persone.

 

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