Numero di accessi:
Il lago di Como , lago della Lombardia (detto anche
Lario), situato ad una altezza di 200 m circa s.l.m., è il più vasto d'Italia dopo
quelli di Garda e Maggiore (superficie 146 kmq; lunghezza 46 km; larghezza 4,3 km), ed in
assoluto il più profondo (410 m); la sua forma è allungata e nella parte inferiore si
divide in due rami, assomigliando ad una "Y" rovesciata. I rami inferiori sono
detti di Como (ramo occidentale) e di Lecco (ramo orientale), mentre quello
settentrionale, di Colico.
L'intera area del Lario è divisa tra le province di Como e Lecco.
L'origine del bacino va ricercata nell'avanzamento del ghiacciaio della
Valtellina e della Mera che, dapprima unito, si è poi diviso in due parti formando coi
detriti i due grandi sbarramenti morenici alle estremità meridionali.
Il Lago riceve il contributo di numerosi corsi d'acqua, di cui i principali sono la Mera,
che scende dalla Valchiavenna, e l'Adda, che scende dalla Valtellina
e successivamente esce dal ramo di Lecco.
Notevoli sono le conoidi, dovute all'opera dei fiumi, su cui sorge la maggior parte dei
centri rivieraschi.
Il regime lacustre è di tipo alpino, con due periodi di crescita delle acque, nella tarda
primavera ed in autunno.
Il clima particolarmente favorevole consente la crescita di una
vegetazione costiera rigogliosa e, oltre alla tipica flora (azalee, rododendri, camelie),
nei luoghi più riparati crescono l'ulivo, la palma ed altre piante mediterranee o
addirittura subtropicali. I venti principali sono la Breva, che soffia da
Sud a Nord, ed il Tivano che soffia in senso contrario.
L'economia del Lecchese si basa principalmente sull'industria meccanica,
chimica, elettrica, alimentare; nel Comasco spicca l'industria tessile, in particolare
quella legata alla lavorazione della seta, il cui pregio è noto e famoso in tutto il
mondo.
Su tutta la riviera, particolare importanza riveste il turismo, incentivato sia dalle
attrattive artistiche che, e soprattutto, da quelle paesaggistiche, nonchè per la
vicinanza con le stazioni sciistiche lombarde e svizzere più importanti.
L'artigianato, la pesca e l'agricoltura, svolgono un ruolo per nulla trascurabile
nell'economia locale, contribuendo a mantenere vive le tradizioni popolari.